Lo scopo del gioco degli scacchi è riuscire a dare lo “scacco matto” al Re avversario vincendo la partita, lo scacco matto si ha quando il re si trova sotto la diretta minaccia di pezzi avversari e non ha alcuna possibilità di sfuggire a tale minaccia in alcun modo. Lo scacco semplice invece è la minaccia al re avversario alla quale però esso ha la modalità di sottrarsi. Il giocatore muovendo non può mai mettere il proprio re sotto scacco, e quando è il giocatore avversario a farlo egli ha l’obbligo di difendere il proprio re dalla minaccia o spostandolo o facendo intervenire altri pezzi. La partita naturalmente può terminare anche per abbandono di uno dei due giocatori con la vittoria dell’altro. Il gioco può terminare in parità (una condizione che si definisce patta) quando si verifica uno dei seguenti casi:
- Rimangono solo i due re;
- Il giocatore cui tocca muovere non può spostare alcun pezzo;
- La situazione è tale per cui nessuno dei due giocatori può dare scacco matto all’altro;
- Se il giocatore cui tocca muovere non può muovere alcun pezzo ed il re non si trova sotto scacco (situazione definita come stallo);
- Se per cinquanta mosse consecutive di ciascun giocatore non viene catturato alcun pezzo e non viene mosso alcun pedone;
- Se la stessa posizione si ripete per tre volte durante la partita (anche non consecutive);
- Se uno dei due giocatori propone la patta e l’altro accetta.
Un giocatore non può muovere un pezzo in una casella già occupata da un pezzo dello stesso colore, non è consentito compiere la mossa dell’arrocco se il re deve “transitare” per una casella minacciata da un pezzo avversario. Se un pezzo viene mosso in una casella occupata da un pezzo avversario, quest’ultimo viene “catturato” e tolto dalla scacchiera, un giocatore quando è il suo turno deve per forza fare una mossa.
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